L’intervista impossibile 

Daniela Ori incontra Lauretta Cipriani Parra

Ti stavo aspettando”.

Chi sei?”.

Ma come, ti aggiri tra le stanze della mia villa e ti domandi chi sono?.

“Lauretta?”.

“Oh quante volte e da quante labbra ho udito pronunciare il mio nome… Ma da te ha un suono differente … Dimmi, ragazza, cosa vuoi da me?”.

“Vorrei conoscere la tua storia, vorrei sapere di te, della tua vita, dei tuoi amori, dei tuoi dolori, vorrei sapere quanto hai amato l’arte e la libertà e quanta passione ed emozione hai donato a chi ti ha conosciuta…”.

“Non hai bisogno di conferme, hai intuito molto di me, la mia forza e il mio desiderio di bellezza…”.

“E tutti quei poeti, scrittori, artisti che hanno animato la tua casa… dimmi, Lauretta, ti hanno saputa comprendere, hanno valorizzato il tuo talento, hanno rispettato la tua anima?”.

“La musica ha accompagnato ogni istante della mia esistenza su questa terra, non potevo respirare se non abbandonandomi all’armonia di suoni, colori, sussurri, profumi, parole… tutto per me era musica…”.

“E il tuo primo consorte, davvero non ti ha mai mostrato quella frenetica gelosia che impedisce all’animo di esprimersi libero e davvero non ti ha mai negata quella libertà di cui tu ti nutrivi?”.

“Hai letto ciò che volevi sapere, a questo proposito…ma io ho amato tanto i nostri figli e ho lottato per loro, perché i miei figli in fondo erano la vera luce del mio cammino…”.

“E Giacomo? Ti prego dimmi di lui…Lo avrai di certo ispirato in una delle sue poesie eterne…”.

“Se conosci le liriche del poeta immortale, tu che ami la storia e la letteratura, scoprirai quale, delle sue poesie, fu ispirata dal pensiero di me…”.

“Oh che dolce melodia mi pare di udire dalla stanza accanto…qualcuno sta suonando il cembalo…”.

“Una passacaglia…un omaggio alla mia terra di origine…le sue dita scivolano leggere sui tasti, come suonasse sulle nuvole…”.

“Il tuo musicista di corte…  che meraviglia e che onore, per me, ascoltare le sue eterne composizioni…ma chi è che canta, con questa voce celestiale?”.

“E’ una fanciulla bruna che ho scoperto, per caso, per il suo talento…il musicista di corte le sta dando lezioni di canto…così, per ore, la delizia della sua voce si diffonde tra le mie stanze”.

“Oh Lauretta, quanto sei generosa, quanto è nobile il tuo cuore…E quella iscrizione sulla facciata della villa? Mi sembra ricordi il nome di uno dei tuoi figli. …”.

“Ah gli uomini amano giocare alla guerra…partono per dovere e per piacere e così si affidano a questo gioco fatale…mortale…”.

“Il tuo dolore e il tuo rimpianto rendono ancora più intenso e più bello il tuo viso, mia Signora…ma narrami ancora di te, dei tuoi sogni, dei tuoi desideri...”.

“La vita mi ha tolto, ma mi ha donato molto…”.

“Aveva lo stesso nome del tuo primo marito e l’età dei tuoi figli…come è stato con un uomo più giovane di te di diciotto anni?”.

“L’amore non è distratto dalla differenza di età, la passione non è frenata da regole e abitudini… l’ho amato oltre la mia vita”.

“E così la Storia ti ha resa immortale, bella e fiera come la Dea che ho ammirato sulla volta affrescata dello scalone della tua villa…sei tu, vero?”.

“Oh …ma quella immagine non mi rende giustizia…”.

“C’è un altro dipinto che ritrae le tue fattezze? Ho vagato per tutte le stanze, ma non l’ho veduto, o così mi pare…”.

“Non l’hanno ancora scoperto… Ma poi perché lo vorresti vedere?”.

“Hai ragione, lo scopriranno i tecnici della Soprintendenza che stanno effettuando i restauri, io non ho bisogno di vedere nessun dipinto ormai…io voglio solo comprendere il tuo cuore, i tuoi sentimenti, la tua anima”.

“Hai già compreso quanto basta…”.

Aspetta, Lauretta, non andartene…ho ancora tante domande da farti, ti prego, non sparire…”.

“Non sparirò, non me ne andrò, resterò nei tuoi ricordi e nei tuoi pensieri e ogni volta che vorrai, pronuncia il mio nome ed io comparirò nei tuoi sogni......”.  

“Verrò ancora a trovarti, qui, nella tua villa pisana…la nobile Signora che mi ha ospitata ha salvato la tua dimora dalle bieche speculazioni edilizie di chi non ama l’Arte e la Storia…grazie a lei e alla sua generosità, ho conosciuto te, Lauretta e la tua anima …”.

 

Riccioli ribelli che rubano la luce al sole. Un manto rosso come la passione. La veste d'oro e lo sguardo libero e altero… Così l’ho immaginata. Così l’ho vista. A Villa dei Conti Di Lupo-Parra, in terra toscana.

Dedicato a Donatella e a Lauretta

 



                                       Daniela Ori

  

11 Settembre 2010

 

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